Il ministro della difesa biancorossa è Alessandro Rosi. Arrivato a luglio dall’Atletico Mondolfo Marotta, il 33enne centrale è subito diventato un caposaldo della formazione di Bugari, tanto da essere l’unico insieme al portiere Sollitto ad aver disputato tutti i 1260 minuti finora andati in onda nel campionato, evidenziando continuità di rendimento e doti da trascinatore.

Alessandro, come ti trovi alla Castelfrettese?

«Fin dal primo contatto estivo con la dirigenza ho notato una grande organizzazione sia dal punto di vista societario che tecnico. Ho trovato compagni di squadra forti, disponibili, che stanno bene insieme dentro e fuori dal campo. I primi mesi sono stati molto positivi e dobbiamo continuare su questa strada».

Ti aspettavi di essere subito il capitano?

«La fascia è casuale perché ci sono giocatori che hanno dato molto di più per questa maglia ma sono stati infortunati o indisponibili per diverse partite. Quando torneranno titolari spetterà a loro indossarla. Da parte mia cerco di mettere l’esperienza accumulata negli anni al servizio del gruppo».

Come giudichi il girone d’andata che terminerà sabato?

«Positivo perché siamo in alto dalla prima giornata e stiamo dimostrando di avere le qualità per restarci fino in fondo. Peccato per la rimonta subita nella prima gara del 2023 dal Monserra che ci ha fatto perdere punti preziosi. Per raggiungere traguardi importanti dovremo continuare ad allenarci come abbiamo fatto nei primi mesi, con grande impegno e con grande intensità, migliorando però l’aspetto mentale che fa la differenza quando la posta in palio diventa pesante».

Quali esperienze del passato ricordi con piacere?

«Le stagioni al Miciulli Senigallia, dove abbiamo vinto due campionati salendo dalla Seconda Categoria all’Eccellenza. E quella alla Vigor Senigallia, dove abbiamo conquistato l’Eccellenza arrivando secondi dietro all’Anconitana e vincendo la finale playoff sul neutro di Tolentino contro l’Atletico Ascoli. In rossoblù ho iniziato il percorso da calciatore nei Giovanissimi e sono molto legato al club della mia città che continuo tuttora a seguire da tifoso allo stadio».

Parlaci degli allenatori che ti hanno lasciato di più…

«Fefi Goldoni e Massy Guiducci. Col primo ho condiviso una bella esperienza al Miciulli ottenendo risultati significativi. Il secondo mi faceva giocare poco titolare, ma avvertivo la sua fiducia e mi ha aiutato a crescere tanto sotto i profili della determinazione, della cattiveria agonistica e della mentalità: grazie a lui sono diventato un giocatore completo».

Con quali compagni hai instaurato i rapporti più profondi?

«Con Marini e Paniconi che ho ritrovato alla Castelfrettese dopo tante avventure negli anni passati. Non sono semplici compagni di squadra, ma amici nella vita di tutti i giorni. Con Eros giocavamo insieme alla Vigor già quando eravamo under. Con Erik ci siamo conosciuti più tardi, ma abbiamo subito stretto un bel rapporto. Alla Castelfrettese ho instaurato altri legami solidi, a partire dalle bandiere Fratesi, Quercetti, proseguendo con gli altri ragazzi di Senigallia e terminando con i giovani. Nel nostro spogliatoio non si avverte la differenza d’età: ci divertiamo e stiamo bene insieme».

Scegli le tre partite più belle della tua carriera…

«Il 3-0 esterno rifilato col Miciulli al Moie Vallesina in uno scontro diretto fondamentale per la vittoria della Prima Categoria. Il 2-1 nel primo derby di Promozione con l’Olimpia Marzocca: sotto di un gol, ribaltammo il risultato io e Marini. Emozionante anche il successo che abbiamo ottenuto a novembre con la Castelfrettese nella sfida al vertice contro la Filottranese, al termine di una gara sofferta ma impeccabile sotto tutti i punti di vista».

Come ti trovi con lo staff tecnico biancorosso?

«Mister Bugari è molto professionale, serio, determinato e sa ciò che vuole: ha sempre frequentato categorie superiori sia da giocatore che da allenatore e questo si nota nella gestione del lavoro. Il prof Simonetti lo conoscevo da anni e ne ho sempre apprezzato il suo metodo di lavoro. Si è rivelato una piacevole scoperta Mattia Principi, sempre disponibile e prodigo di utili consigli: un validissimo secondo con notevoli prospettive di crescita».

E nella vita di tutti i giorni Rosi cosa fa?

«Lavoro da tredici anni alla Namirial di Senigallia occupandomi dei settori informatico e digitale e tifo Inter».

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